Cascina

"Cremosina"

Gian Paolo GAVIANI, Teste così (fatti e personaggi di un paese del Monferrato, edizioni Gastaldi:

“Anche quel giorno il sole aveva picchiato senza pietà ed il paese sonnecchiava: diecimila anime, contadini per la maggioranza, commercianti, qualche statale, qualche professionista; nessun operaio, nessuna industria.

Un centro imperniato su quattro piazze e tre strade principali e subito dopo le ultime case, a nord, vigneti a perdita d’occhio, a sud, vigneti a non finire, ad est, vigneti e vigneti ad ovest. All’osservatore superficiale, quel mare di filari disposti con geometrica precisione, potevano a quell’ora dare un’impressione di abbandono.

In realtà, portandosi su di un bricco e dominando con lo sguardo intorno, si potevano notare qua e là, un cappellaccio muoversi a ritmo eguale ed una zappa fendere la terra con violenza od una vanga penetrarla per tutta la lunghezza della lama e rivoltarla fetta a fetta. Oppure, scorgendo sottili cascate d’argento sfuggite tra foglia e foglia, vivere e disperdersi in un attimo, immaginare il ritmico “puff, puff” della macchina da verderame, che leggera al mattino, s’appesantisce con il trascorrere delle ore, sino a che verso sera, spezza le spalle a chi la porta, barcollando sul terreno ineguale.”

Cascina Cremosina. Strada Cremosina

Don Giovanni Bosco e le Figlie di Maria Ausiliatrice trovarono nei nobili nicesi dei benefattori, tra cui i Marchesi Ripa di Meana che erano soliti accogliere alcune Suore per sostenerle nello studio della musica e della lingua francese; tra le suore che beneficarono di questi aiuti c’era Madre Elisa Roncallo. I Marchesi Ripa di Meana dimoravano, sulle alture del colle della Cremosina, negli omonimi poderi e nella suggestiva cascina. La tenuta, già prima della proprietà Ripa di Meana, aveva dato soggiorno a un’altra importante nobile casata nicese, quella dei conti Corsi di Viano. Ancora oggi, proprio per i suoi trascorsi nobiliari, è denominata Antico Podere Conti della Cremosina;